La giustizia per i deboli
Palazzo di Giustizia
Il decreto legislativo 149/2022 (cd. riforma Cartabia in materia civile) ha introdotto una vera rivoluzione copernicana nei procedimenti riguardati le famiglie e i minori, sia sotto il profilo processuale che sotto quello ordinamentale con notevoli ricadute sull’organizzazione e sul funzionamento degli uffici.
AreaDG ha inteso organizzare un convegno, a pochi giorni dall’entrata in vigore (improvvisamente anticipata) della legge per esplorare le conseguenze di tale riforma e per fare il punto sulle sue prime applicazioni. A tale analisi hanno contribuito magistrati di varie sedi e le associazioni professionali di avvocati qui indicate dai loro loghi.
In particolare si è inteso mettere a confronto le esperienze dei giudici del Tribunale Ordinario e dei Giudici del Tribunale per i Minorenni che trattano vicende umane molto diverse tra loro. È noto infatti che i procedimenti contenziosi presso il Tribunale Ordinario sono prevalentemente incentrati sulla risoluzione del conflitto familiare laddove presso il Tribunale per i Minorenni prevalgono i procedimenti in cui ci si occupa del pregiudizio del minore: l’unificazione del rito e, in prospettiva, l’unificazione dei due uffici, prevista per ottobre 2024, richiedono una amalgama tra diverse culture giuridiche e tra differenti modelli organizzativi.
Proprio per esplorare la percezione che gli attori hanno di tale rivoluzione è stato commissionato un sondaggio alla Cogroup rivolto a numerosi magistrati ordinari e onorari nonché ad altri operatori del diritto: i risultati di tale primo censimento dello stato dell’arte e delle prospettive della riforma sono stati esposti nel convegno all’inizio di ciascuna sessione.
Il convegno è stato articolato in quattro sessioni.
Prima sessione
Impatto della riforma sull’organizzazione degli uffici giudiziari
Le modifiche all’organizzazione del Tribunale ordinario e del Tribunale per i Minorenni con l’entrata in vigore del nuovo rito nonché ai nuovi compiti della Procura ordinaria e della Procura presso il TM. Si è posto l’accento anche sugli effetti dei divieti introdotti all’attività istruttoria dei giudici onorari presso il TM nonché sulla diversa organizzazione dell’attività del Tribunale ordinario in conseguenza del nuovo rito processuale.
Seconda sessione
I soggetti processuali alla prova del nuovo rito
Analisi del ruolo e delle funzioni dei soggetti processuali che la riforma Cartabia ha introdotto ex novo o di cui ha ridefinito i compiti: il difensore, il mediatore, il consulente tecnico, i servizi sociali.
Terza sessione
CSM e Ministero: quali interventi per attuare la riforma?
Interventi necessari per attuare la riforma soprattutto da parte del Consiglio Superiore della Magistratura e del Ministero della Giustizia attraverso un confronto con i presidenti di alcuni grandi uffici giudiziari.
Quarta sessione
L’impatto sulla tutela dei diritti
Valutazione dell’impatto della riforma sulla tutela dei diritti delle persone, dei minori e delle famiglie ossia valutazione della riforma dal punto di vista dei soggetti alla cui tutela sono approntate le garanzie giurisdizionali. In particolare si è affrontato il tema del rapporto tra tutela del minore dal pregiudizio e tutela dei diritti degli adulti sia alla luce delle nuove norme processuali (e della esclusione dei giudici onorari dalle attività istruttorie e decisorie) sia in vista della nuova organizzazione ordinamentale che verrà attuata nell’ottobre 2024 con l’avvio del Tribunale per le Persone, i Minori e le Famiglie.